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Copia di Sogno o realtà? Racconto a più mani, Parte ultima - AAVV classe quarta elementare Vittoria


[...] …Da più parti ci si sforzò di guardare i lati positivi di quella strana situazione. Infatti, le città diventarono più pulite e l'aria era più respirabile e si stavano rinsaldando i rapporti umani.




Che bello! Finalmente si riusciva a stare un po' con i propri genitori, non più impegnati nel lavoro fuori casa; ma ahimè non si vedevano più i nonni, gli zii, i cugini e gli amici tutti.

Per fortuna la tecnologia con le video-chat aiutava a sopperire a quella mancanza, anche se in modo freddo!


Persino i nonni fecero amicizia con la tecnologia, pur di riabbracciare in modo virtuale nipoti e figli, in attesa degli abbracci veri e caldi!

Tanti baci e abbracci virtuali furono scambiati e le mani di Amuchina furono impregnate con la speranza che tutto molto presto sarebbe passato e la serenità, nel mondo, sarebbe ritornata.












In molti, in più parti del mondo, si resero conto di aver commesso grossi errori e che fosse venuto il tempo di cambiare le proprie abitudini.











Era un enorme sacrificio!

Ma se stare in casa si doveva, allora si incominciò a pensare di approfittarne per recuperare il tempo perso e gli affetti.

E se non si poteva più viaggiare con i mezzi, si poteva sempre viaggiare vedendo un bel film oppure leggendo un bel libro.




Questa situazione irreale un’altra cosa stava insegnando, in modo molto duro però, una grande verità:


Che gli uomini sono tutti uguali

e nessuno poteva uscire e sfoggiare i vestiti più costosi e alla moda;

nessuno poteva pensare che ciò che possedeva rendeva immuni da quel virus!!


Ciascuno incominciò a sperare che quel periodo passasse presto e che veramente si potesse ritrovare il calore degli abbracci, dei sorrisi e finalmente apprezzare le cose vere che più contavano.

In compenso, però, trascorrendo tutto quel tempo in casa, tutte le persone cominciarono a scoprire quanto fosse bello stare in famiglia e quanto fosse importante il rapporto con le altre persone, adesso che dovevano stare lontani gli uni dagli altri.


Forse tutti avevano fatto un brutto sogno: senza abbracci, chiusi a casa, senza amici, in giro con mascherine e guanti…

Avevano sognato un mostriciattolo con un nome curioso, Coronavirus - Covid-19 che, a un certo punto del sogno, disse a ciascuno di non avere paura e che era venuto a fermare il mondo per un po’, per ripulire l’ambiente, per fare smettere di correre in modo sfrenato e per far apprezzare tutto quello che di bello il mondo offriva.




C’era stato bisogno di uno STOP!


Il Coronavirus, in quello strano sogno, cercò di tranquillizzare, dicendo che non sarebbe rimasto per sempre, ma che se ne sarebbe andato subito, lasciando il mondo più pulito e tutta l’umanità con un cuore più sereno, puro e tanto amore intorno.

Quella mattina, Come fu bello uscire, respirare aria fresca, correre, abbracciarsi, essere liberi... Tutti si sentirono come nati a nuova vita, dove tutto era bello!

Ma che strano sogno, però, in quella buia notte da incubo!!!


Un sogno che, però, aveva dato

una grande lezione di UMANITÀ!








FINE







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