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"Sogno o realtà? Racconto a più mani" - Parte 2 - AAVV classe quarta elementare, Vittoria.

[…] I metodi per sconfiggerlo, però, c'erano e anche molto semplici: bastava lavarsi le mani e stare per un po’ ognuno a casa propria e se tutti avessero rispettato queste piccole regole, sarebbe andato via assai più velocemente.

Minuscolo, veloce e pazzerello. Tutti lottavano, sicuri di sconfiggerlo!

Ad un metro di distanza si doveva stare e all'igiene bisognava pensare.


Un nuovo motto si coniò con un hashtag: IO RESTO A CASA!





E un arcobaleno ne fu il simbolo.







I minuscoli esseri erano invisibili all'occhio umano, strani parassiti che per sprigionare il loro potere malefico dovevano entrare in un corpo umano e si nascondevano, approfittando delle debolezze, fino a che i danni non erano evidenti.

Da più parti si cominciò a lanciare lo slogan: “Carissimi amici non nutriamolo questo sconosciuto con cattivi comportamenti, lasciamolo morire di fame, restando a casa, eliminando i contatti! Solo così noi tutti vivremo! Non diamogli le nostre gambe!!!“

E chi prima rubava i guanti in lattice alla mamma per giocare, adesso non li sprecava più, perché ai genitori servivano per andare a lavorare o per andare a fare la spesa. Ben presto non se ne trovarono più.

Tutti indossavano pure le mascherine, introvabili anche queste, per l’uso esponenziale che se ne faceva per paura di essere contagiati!



Un brutto giorno si annunciò la


PANDEMIA!


Parola sconosciuta ai più,

ma dal significato


T-E-R-R-I-B-I-L-E!


Il MONDO intero infettato!

Non si scherzava più!







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