Paura di vivere
Ettore dopo pochi giorni muore. La gente ha paura, una ragazza di quattordici anni scrive una lettera ai medici.
Luca, il collega di Ettore la legge:
«Ho tanta paura, paura di non riuscire a fare ciò che voglio, ho paura di non farcela, di non poter vivere la mia vita, ho paura di non riuscire ad esaudire i miei desideri per mancanza di tempo, ho paura che tutto questo non finisca, paura di rimanere sola, paura di tutto ciò che mi sta intorno, paura che quella poca felicità possa finire, paura di non poter godere di ogni attimo della mia vita, paura di sbagliare. Le mie paure si ripetono ogni giorno, non posso, non riesco a tranquillizzarmi. Vivo con la speranza che sia tutto un sogno, anche se so che è la realtà, con la speranza di alzarmi un giorno e sapere che tutto il male non c'è più, che è tornato tutto come prima, con la speranza di riprendermi la mia libertà. Vivo con una mente in disordine, con un malore allo stomaco, un nodo alla gola, una voglia di urlare. Vivo con una gran voglia di piangere. Ma questo è veramente vivere? Però sento di dovervi dire grazie perché ogni giorno mettete a rischio la vostra vita per salvarne altre, perché non vedete da giorni i vostri cari e non potete più dare il bacio della buonanotte ai vostri figli, perché avete sacrificato la vostra vita per gli altri».
Piange. Per la lettera e per la perdita del collega e amico. Si erano ripromessi di farcela insieme, invece Ettore lo aveva lasciato solo.
Stefania
Stefania, dopo la morte di Ettore, si sente molto triste e piange spesso, avrebbe voluto che Ettore fosse rimasto a casa con lei e con suo figlio, ma sapeva che non avrebbe rinunciato a compiere il proprio dovere, a sacrificarsi per tutte le persone infette, ad aiutarle, a dare loro una parola di conforto, la possibilità di parlare, magari per l’ultima volta, con i propri cari. Ma Stefania è forte e sa che piangere sulla morte di suo marito non l’avrebbe riportato indietro, sta vicina a Fedele e vive per lui, anche se capisce che sarebbe stato più facile crescerlo con Ettore, affrontando insieme le piccole grandi sfide di ogni giorno. Fedele, vedendo che a volte sua madre piange di nascosto o è molto triste, la abbraccia spesso, tentando di consolarla, per non farla sentire sola. Ma anche lui ha la morte nel cuore.
Comments